sabato 22 marzo 2008

Caro Gesù

Ieri sera stavo rileggendo un libricino che comprai un anno fa. E’ una raccolta di pensieri su Gesù, molto carini, scritti da bambini di scuola elementare, sul modello del più blasonato “Io speriamo che me la cavo!”.
Mi colpì il titolo, che è anche uno dei pensieri contenuti nel libro, e cioè:
Caro Gesù, la giraffa la volevi proprio così o è stato un incidente?
Rileggendoli dunque, ho trovato lo spunto per scrivere io stesso una letterina a Gesù, aiutato dai pensieri di quei bambini…..

Caro Gesù, lo so che siamo a Pasqua e non a Natale e che non si scrivono le letterine ora visto che sei morto e stai per risorgere, ma da bambino le scrivevo sempre a Babbo Natale o alla Befana. E poi magari eri troppo piccolo da bambino per parlare dei problemi dei “grandi”. Tra un po’ compio 33 anni e visto che siamo coetanei e per te è stata un’età importante nella tua breve vita terrena, ti scrivo questa lettera.

Caro Gesù, come mai facevi tutti quei miracoli nei tempi antichi e oggi non ne fai più? A noi in fondo ne basterebbe uno solo. Prendi tutta la monnezza che c’è per strada e riportala via da dov’è venuta. Fa niente se in casa poi mi ritrovo con qualche kilo di monnezza, basta che poi tutti i quintali di veleni sparsi nelle nostre falde acquifere se ne tornino nelle fabbriche da dove sono venuti. Perché è da un po’ che le lattughe che compro si illuminano al buio e comincio a preoccuparmi. Non so la diossina che sapore ha, ma di sicuro la mozzarella non sa più di mozzarella. Ti prego fa qualcosa sennò ci tocca tenere la monnezza in casa in questi giorni di festa. E soprattutto i turisti possono tornare a Napoli e Capri perché sennò non vengono se c’è la monnezza per strada. Perché i turisti quest’anno volevano venire tutti a Napoli e Capri e noi proprio quest’anno abbiamo la monnezza per strada. Che sfortuna!
Perché io una cosa non capisco: tutti dicono che non ci sono i soldi, tutti dicono che i prezzi sono aumentati, che l’euro ci ha ammazzati, che non si arriva alla terza settimana, Giletti dice che i carciofi costano 16 euro, ma non ti dice per 16 euro quanti ne compri, però costano 16 euro, due signori in tv dicono che sette anni fa hanno speso quasi 100 euro di meno per la spesa di Pasqua, metti pure che quest’anno c’è un freddo cane e pioggia che non ti dico, ma quanti turisti sarebbero venuti a Napoli e Capri?

Caro Gesù, chi disegna le linee intorno agli stati? Perché se sei stato tu hai fatto un po’ di confusione ultimamente. Il Tibet l’hai disegnato prima o dopo la Cina? Il Kosovo da dove è uscito visto che fino a poco fa non c’era? Te ne sei dimenticato quando hai disegnato tutti quegli stati dell’ex Jugoslavia? Possibile mai che non ci si mette d’accordo su una striscia di terra in modo che Israele e Palestina possano vivere insieme come fratelli e non come nemici?

Caro Gesù, c’è qualcuno che crede di essere te. Puoi dargli una scossa così capisce che non è vero? Non troppo forte però. Sennò poi non riesce a salvare l’Alitalia e migliaia di lavoratori si troverebbero per strada e in cassa integrazione. E io che faccio il cassaintegrato da 3 anni ormai lo so bene quello che significa. Se l’unica soluzione è questa ben venga ma che non sia una semplice mossa pubblielettorale. Così anche il sindaco di Milano è contenta e la smette di dire che è meglio che fallisce l’Alitalia pur di salvare Malpensa.

Caro Gesù, qualche volta penso a te, anche se non prego più.

Caro Gesù, sto facendo del mio meglio. Davvero.

Nessun commento: