mercoledì 30 aprile 2008

Auguri


Con questo bacio tra i picciotti Cuffaro e Dell'Utri comincia la XVI legislatura.
Auguri di buon lavoro a tutti...

Alle belle gnocche....










E anche a chi sembra dover accudire un invalido....







A chi sembra non divertirsi più....







Invece c'è chi si diverte molto, come al primo giorno di scuola....







Ai personaggi strani....e poco sinistri!
















Auguri anche a chi sembra immortale...










Insomma auguri a tutti.......ma a lui proprio non ci riesco!

sabato 26 aprile 2008

Cronaca di una giornata

Il cavaliere ieri doveva lavorare, lavorare, lavorare. Poverino nemmeno una scampagnata in famiglia si è potuto fare.
Invita a "capire le ragioni dei ragazzi di Salò"....Ok sono ignorante spiegamele tu!
Poi crede che oggi "ci siano le condizioni storiche e politiche perché questo 25 aprile possa rappresentare un salto di qualità verso la definitiva pacificazione nazionale"....e la Lega allora?
Infine riceve Ciarrapico, il mai rinnegato fascista, proprio il 25 aprile!

Rutelli e Alemanno partecipano alle celebrazioni tenute all'altare della patria. Poi il primo va a mettere una corona su una lapide che ricorda un prete ucciso dai tedeschi e il secondo va mettere una corona sulla lapide che ricorda il sacrificio di Salvo D'acquisto. Uno vuole i voti dei cattolici l'altro dei militari...

Il presidente Napolitano ricorda che questa festa "non può appartenere solo ad una parte della nazione".

Infine Beppe Grillo. Riempie le piazze. Dice che quelli sono i nuovi partigiani. Fa firmare migliaia di italiani per indire 3 giusti referendum. Il risultato? Per Gianni Riotta, quello che non ha avuto il coraggio di contraddire Berlusconi su Biagi, in piazza a Torino erano in 25.000. Per Grillo 100.00. Per le forze dell'ordine 40.000. Fate la media....

Ma in pochi ne hanno parlato veramente. Forse Grillo non ha tutti i torti...

venerdì 25 aprile 2008

Liberitutti

In questa giornata che alcuni vorrebbero cancellare, faccio gli auguri a tutti gli italiani liberi.

Auguri al nuovo parlamento che si insedierà a giorni, fatto di gente nuova, di gente non eletta dal popolo, di gente condannata anche per reati gravi.

Auguri alla cordata di imprenditori fantasma che vorrebbe rilevare Alitalia.

Auguri al cavaliere perchè li conosce solo lui e intanto, per non smentirsi, mette già le mani nelle tasche degli italiani prelevando 300 mln per il prestito ponte all'Alitalia. E la UE già borbotta....

Auguri a quanti in questi giorni si stanno prodigando per screditare i sindacati, criticabili per molte cose, ma che se tornassero a fare "i sindacalisti" piuttosto che occuparsi di politica forse ne guadagniamo un po' tutti.

Auguri alla neo presidentessa di confindustria Marcegaglia, che anche lei per non smentirsi e per accentuare il filo diretto tra il nuovo esecutivo e gli industriali, si presenta con alcune dichiarazioni:
"L'uscita della sinistra radicale dal Parlamento è positiva. Con essa è fuori l'interdizione eretta a sistema, che ha contribuito all'arretramento del nostro Paese rispetto ai nostri concorrenti, anche europei". Non era meglio Montezemolo?
"Chiederò al prossimo governo la modifica delle norme restrittive appena introdotte. L'inasprimento delle sanzioni fatto dal governo Prodi è stata una scelta profondamente sbagliata. La soluzione deve essere nella diffusione della cultura della sicurezza". Vallo a dire alle famiglie di quanti sono morti in fabbriche dove magari mancavano "semplicemente" gli estintori.

Auguri a tutti i giornalisti che ci sguazzano quando un rumeno o uno zingaro violenta una donna o ubriaco ammazza un pedone. Poi però voglio sempre capire perchè uno che torna da un matrimonio, ubriaco, non so se italiano o straniero in quanto sono state date solo le iniziali, viene denunciato a piede libero e nessuno che grida allo scandalo.

Auguri anche a Beppe Grillo. Non sono un suo accanito fan, anche se condivido molte delle sue battaglie, non ultima quella che porterà oggi nelle piazze italiane con l'ormai famoso o famigerato V2-Day. Si raccoglieranno firme per indire un referendum sull'abolizione dell'ordine dei giornalisti, il finanziamento pubblico all'editoria e la legge Gasparri. Non mi esprimo in merito al primo quesito, ma sicuramente va abolito il finanziamento pubblico a giornali e quotidiani (spariranno molti partitini....) e la la tanto discussa legge Gasparri. Legge che ha detta dello stesso firmatario sarà modificata per evitare la pesante multa inflitta dalla UE in merito. Multa di circa 400 mln al giorno a partire dal 2006!!!

Auguri alle famiglie di quanti hanno partecipato attivamente nel '45 alla LIBERAZIONE del nostro paese, pagando anche con la vita.

Auguri a tutti per avere davvero un Italia LIBERA, e non falsamente liberale.

martedì 22 aprile 2008

Che giornata!

Ieri una bella giornata.
Prima ti chiama un ex collega per salutarti e ammette di aver votato PDL nella speranza che se Pugliese fosse stato eletto la fabbrica avrebbe riaperto.
Poi in attesa dal medico ascolti i vaneggiamenti di una professoressa in pensione che si dice nostalgica del ventennio fascista in quanto si poteva dormire con le porte aperte e non come ora che si ha paura di uscire la sera (quante volte ho ascoltato questa frase).
Ho letto sul Mattino di Napoli che in alcuni temi dei bambini si dicono protetti dalla camorra, perchè se paghi il pizzo, anche se è una cosa sbagliata, non ti succede niente.
Infine vedo la sera su La7 la trasmissione EXIT, dove viene mostrato un video girato nei giorni antecedenti la campagna elettorale in Sicilia. In questo video viene dimostrato che a Catania ci sono più patronati che salumerie e che questi patronati, quasi tutti gestiti da consiglieri comunali, erano pieni zeppi di manifesti elettorali. Non solo. Si vede gente che porta curriculum o aspetta di parlare con questo o quel consigliere per avere un lavoro e addirittura consegnano pacchi di spesa per chi ha problemi economici.
Tutto questo in cambio di un voto alle elezioni!
Tutto questo in un luogo adibito a ben altro, pagato con soldi pubblici.
Le promesse di lavoro vengono a volte esaudite, ma si tratta pur sempre di lavori precari di pochi mesi. Alla scadenza del contratto si ricomincia a elemosinare di nuovo, in un circolo vizioso dove l'ultimo ruotino è sempre il cittadino che vende il suo voto in cambio di un illusione.
Il voto di scambio è un reato ai sensi dell'art. 416-ter del codice penale.
Ma se poi senti il neo senatore Totò Cuffaro dire, dopo aver visto le immagini, che non è vero niente, che sono i giornalisti a mettere in bocca agli intervistati le cose dette e che devono smetterla di denigrare una terra come la Sicilia, bè a queste parole ho cambiato canale e mi sono visto il Grande Fratello. Almeno guardando il culo e le tette della Marcuzzi non ho pensato al bel paese dove vivo.

sabato 19 aprile 2008

Lettera aperta a un nuovo parlamentare

Caro(?) Marco Pugliese,
le scrivo questa lettera innanzitutto per augurarle buon lavoro nella prossima legislatura, come deputato alla camera. Non ha risposto a nemmeno una mail che le ho inviato prima delle elezioni spero che risponderà a questa. Mi auguro che lei riesca nel suo intento di portare l'Irpinia nel ruolo che le compete a livello nazionale. Come lei stesso dice, è pur sempre la terra dell'esodo. L'esodo di chi è passato a un partito di opposta fazione, quando il suo vecchio partito ha deciso unilateralmente di non ricandidarlo, in quanto a 80 anni si poteva ritenere chiusa la propria esperienza parlamentare. Non essendo di questo avviso, Ciriaco De Mita, noto esponente ex democristiano e irpino D.O.C. ha pensato bene di lasciare il PD per candidarsi con l'UDC. Sappiamo come è andata....
Altra sorte è toccata a lei, che pur vantando parentele con ministri dell'ex governo Prodi, ha pensato bene di salire sul carro del vincitore annunciato delle scorse elezioni, una volta che è venuto a "mancare" l'appoggio morale e finanziario del ex ministro di Grazia, Indulto e Ingiustiza Clemente Mastella. A lei, dicevo, è toccata sorte diversa visto che è stato eletto nel collegio Campania 2.
Le vorrei chiedere: ma è sempre convinto che "l’Irpinia potrà definitivamente svincolarsi dai potentati politici che ne hanno negativamente condizionato l’emancipazione sociale, economica e culturale. Tutto ciò dovrà necessariamente passare attraverso la riscoperta dei valori della famiglia, della giustizia, della sicurezza e della solidarietà"?
Lei è sempre convinto di poter creare una "Banca del Sud, la sollecita approvazione di “Leggi Obiettivo” dirette a sostenere le piccole e medie imprese, il settore agricolo, la filiera enogastronomica, la valorizzazione del patrimonio storico culturale, il turismo e tutto quanto rappresenta la ricchezza delle nostre terre"?
Lei è sempre convinto che la priorità del PDL è "il superamento del divario tra Nord e Sud, il che non avviene soltanto con la realizzazione di grandi infrastrutture ma, con il complessivo rilancio dello sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno"?
Crede davvero che la Lega, forte del risultato elettorale ottenuto, le permetta di fare quello che lei ha scritto di voler fare?
E soprattutto cosa ne sarà della sua azienda, la IXFIN s.p.a. di Marcianise? Che fine faranno le 950 famiglie che lei, con la complicità del tanto bistrattato governo Prodi, ha mandato in cassa integrazione, con prospettive zero sul futuro, e che tutt'oggi sono in un limbo fatto di sacrifici e con una spada di Damocle sul capo chiamato fallimento? Perchè nel suo sito non vi è fatta menzione a questa situazione? Perchè non sappiamo ancora dopo 3 anni di che morte dobbiamo morire?
Perchè non risponde alle mie mail?
Perchè tutto questo?
Perchè?

p.s. il corsivo e COPIATO E INCOLLATO da http://www.marcopugliesepdl.it/Chi-sono.asp
p.s.2 ringrazio vivamente il mio operatore telefonico che mi lasciato 3 giorni senza linea, grazie di cuore!

martedì 15 aprile 2008

La terza repubblica

Comincia la terza repubblica. Ormai credo sia ufficiale. Ci avviamo a un sistema bipolare puro, dove i partiti piccoli non sono previsti. Dove tutto sarà in mano a 2 soli partiti, con la speranza che ora davvero sia tutto più facile e veloce in un parlamento che conterà non più di 6 gruppi parlamentari.
Una terza repubblica che non prevede al momento, alcuna forza di sinistra, che paga troppo le ulteriori divisioni interne accentuate da questa campagna elettorale, pagando inoltre gli errori del precedente governo, di cui ne faceva parte. Hanno vinto le grandi coalizioni e con loro i 2 maggiori partiti che insieme superano il 70% dei consensi. Hanno vinto i partiti che hanno saputo raccogliere i cosidetti voti dell'antipolitica, come l'IDV. Ma soprattutto ha perso chi ha predicato l'astensionismo come arma contro questa politica, sbagliando invece tutto. Perchè gli italiani hanno votato si in meno rispetto a 2 anni, ma onestamente pensavo che l'astensione fosse maggiore.
Una terza repubblica che comincia nel segno di una Lega che stravince presentandosi solo al nord e risultando, di fatto, determinante per la vittoria di Berlusconi. Una Lega che vorrà mettere in atto tutto quello che si è prefissata di fare, da quando esiste come movimento politico: il federalismo. Spero che quanti hanno votato per il PDL al sud ne abbiano tenuto conto perchè anche se sulle schede non c'era, il loro voto è andato anche a chi vorrebbe far diventare, almeno per ora dal punto di vista fiscale, una confederazione di 20 stati. Le conseguenze potrebbero essere molto negative per le regioni, come la campania, già in difficoltà dal punto di vista della sanità, con l'imminente chiusura di un altro reparto dell'ospedale di Aversa per esempio e l'ormai celeberrima emergenza rifiuti. Vedremo ma sono scettico. Anche perchè resto del parere che chi, in passato, ha legiferato solo per aggiustarsi i suoi processi e mettere i conti dello stato in disordine per dare la parvenza gli italiani di un finto benessere, non so se ora farà altrimenti. Ma forse aveva ragione quando diceva che in Italia ci sono tanti coglioni che votano contro i proprio interessi.

venerdì 11 aprile 2008

Santo subito!

Siamo al delirio di onnipotenza allo stato puro. Certo è una battuta. Certo ha riso solo Vespa però. In giro si dice che dopo questa legislatura per lui siano aperte le porte del quirinale, ma secondo me aspira a ben altro....

giovedì 10 aprile 2008

Casini di cosa nostra

Casini ha dichiarato nella tribuna politica che va in onda su rai2 la sera che non vuole i voti dei mafiosi, invitando tutti gli appartenenti a cosche mafiose, camorristiche e via dicendo di non votare per l'UDC. Per un attimo ho avuto un piccolo de-javu, ma mi sono ripreso subito anche perchè nella affermazione c'è, secondo me una contraddizione in termini: se non vuoi questi voti perchè candidi nelle tue liste persone con sentenze passate in giudicato per reati di mafia?
Perchè nessuno gliel'ha chiesto? Verba volant....

Vi lascio a un documento che molti conosceranno, ma in questi giorni di confusione tra eroismi veri o presunti mi sembra il caso di proporlo. Il video non è il massimo ma l'audio è perfetto. Ascoltate e meditate.

mercoledì 9 aprile 2008

Votantonio!!!

Domenica finalmente si voterà. Risultato scontato per alcuni, ancora incerto per altri. La verità è che in giro vedo un certo scoglionamento che comincio a credere che forse la percentuale dei votanti sarà davvero bassa. Alta sarà secondo alcuni il numero di schede nulle per colpa di queste schede che tanto hanno fatto parlare, più dei programmi. Gli italiani non sono stupidi. Sanno come votare. Anche pechè il caro ministro Amato sta facendo stampare dei manifesti da affiggere nelle sezioni elettorali per non sbagliare. Ma la cosa che davvero mi preoccupa è il numero di eventuali schede bianche. Visto che c'è chi, avanti di 10 punti percentuali, teme brogli elettorali, meglio evitare di votare scheda bianca. Se proprio non sapete chi votare annullate la scheda. Il ministro Amato vi dirà come votare bene ma voi ignoratelo e fate un bel segno su tutti i simboli che volete, se proprio non sapete chi votare. Così eviteremo speculazioni post-voto su brogli e schede bianche che aumentano e poi diminuiscono di numero (vedi elezioni 2006).
Evitiamo di mandare al governo chi dal nord vuole sparare al sud, chi dal sud vuole sparare al nord.
Evitiamo di mandare al governo chi vuole riscrivere la storia, chi vuole negare i meriti di quella resistenza fatta non solo di partigiani che ha contribuito affinchè noi possiamo oggi stare in un paese libero.
Evitiamo di mandare al governo chi ha istituito la giornata del ricordo per le vittime delle foibe (GIUSTAMENTE) solo per dimostrare che anche i comunisti sono cattivi e per pareggiare la giornata della memoria in onore delle vittime dell'olocausto, mentre non ha mai, e dico mai, onorato e partecipato attivamente da presidente del consiglio, alle commemorazioni del 25 aprile.
Evitiamo di mandare al governo chi vuole testare l'integrità mentale dei giudici che lo "perseguitano".
Evitiamo di mandare al governo chi sta conducendo una campagna elettorale tra saloni di confindustria, confcommercio, confartigianati e conf varie evitando le piazze, tranne Napoli dove la tentazione di sparare su Bassolino era troppo grossa. E la sua cara sardegna dove vorrebbe "licenziare" il presidente Soru, solo perchè si è permesso di istituire una tassa sul lusso.
Evitiamo di mandare al governo chi per 5 anni ha legiferato per conto suo depenalizzando reati a lui contestati o diminuendo i tempi per la prescrizione. Poi magari ti vuole sbattere in galera se ti fumi uno spinello, ma tutti quelli che sono in parlamento ora con condanne passate in giudicato (o depenalizzati) e che ci torneranno quasi sicuramente, un giorno di galera se lo sono mai fatti?

lunedì 7 aprile 2008

Perchè

Non mi aspettavo, in nemmeno un mese di vita, di attirare subito l'attenzione di un paio di personaggi che criticano quello che scrivo. Non ho cominciato a scrivere un blog per diventare l'ennesimo predicatore nel mare infinito della rete. Non ne ho né la voglia, né il tempo, né l'aspirazione per farlo. Sono semplicemente incazzato, al momento disoccupato e mi va di scrivere. Tutto quì.
Per fortuna, sottolineo per fortuna, siamo in un paese libero che permette a un cittadino qualunque di tenere un blog su cui scrivere, nei limiti, di ciò che vuole.
Ora scrivo di politica, magari domani di musica e dopodomani lo chiudo. Chissà...
Per ora va così.

Quindi mi ritrovo piuttosto che scrivere di fucili spianati (si spera contro se stessi) e schede elettorali che generano confusione (in chi non è più tanto sicuro della vittoria schiacciante e comincia a mettere le mani avanti), a dover dar conto a chi non è d'accordo con me.

Però almeno quì uova e pomodori non rischio di beccarli...

sabato 5 aprile 2008

Una domanda, due risposte

Mi pongo una domanda.
Perchè rischiare di prendere, anzi prendere e basta, uova e pomodori in faccia, sapendo di andare incontro all'ira di tante donne che difendono un loro diritto acquisito lottando oltre 30 anni fa? Perchè in una città come Bologna? Magari io mi sarei scelto una città più tranquilla, più cattolica per esternare il mio pensiero riguardo alla legge 194/78. Perchè?

Ho 2 risposte, entrambe valide ma antitetiche.

La prima è per difendere un mio ideale. Perchè c'è bisogno di ideali, quelli che nessuno ha più. Io i miei valori e ideali cattolici li difenderò a costo di prendermi un uovo in faccia o sulla mia bella giacca di velluto beige. Siamo in una democrazia e ognuno ha il diritto e il dovere di difendere i propri ideali.

La seconda, invece è un po' più articolata. Non è che per avere diritto che il mio giornale (Il Foglio n.d.r.) acceda ai finanziamenti pubblici sull'editoria a favore di partiti minori ma che hanno almeno due (2) soli parlamentari eletti, mi invento una lotta contro i mulini a vento, cioè quella di abrogare la legge 194/78? Per far ciò basta che il mio giornale diventi organo ufficiale di partito o movimento politico e che io e un mio scagnozzo veniamo eletti. In fondo basta poco che ce vò? Perchè fa niente che Bush mi rade al suolo l'Iraq per trovare queste armi di distruzione di massa invisibili, ma l'importante che in Italia non ci siano più aborti controllati (tanto di quelli clandestini chi se ne frega!!!).

A conti fatti per qualche pomodoro in faccia e sulla giacca vale la pena di combattere per un ideale o per qualche migliaia di euro?

mercoledì 2 aprile 2008

Demagogia 2

Leggevo poco fa un articolo su Corriere.it di Aldo Grasso, noto critico televisivo. Lo riporto così com'è scritto.

«Capri», favola a cui nessuno crede
Come cambiano in tempi! Una volta il vecchio Angelo Rizzoli, il commenda, trasformava Ischia nella più importante stazione termale del Mezzogiorno; adesso il nipote Angelo si deve accontentare di produrre una fiction turistica sulla rivale Capri, «rubando» alcuni nomi al passato ischitano: Reginella, Isabella... Come cambiano i tempi, signora mia! Una volta di Capri si occupavano scrittori come Alberto Savinio, Mario Soldati, Raffaele La Capria, adesso restano solo rimasugli di idee, e Capri, dodici puntate della seconda serie, nasce da un’idea di Carlo Rossella, quando faceva il direttore del Tg5 (Raiuno, domenica e lunedì, ore 21.10). E alla regia—si fa per dire—c’è Andrea Barzini, che discende pure da nobile schiatta. Capri è un lungo spot sull’isolama più ancora sugli effetti benefici del posto. È una fiction dove tutti recitano mediamente male, parlano, parlano, ma vanno a letto con una frequenza impressionante: il che può essere un efficace invito per fare un salto sull’isola, la più «mondana» del mondo.

Gli attori del fotoromanzo sono Kaspar Capparoni, Gabriella Pession, Sergio Assisi (esiste un premio per la peggior interpretazione dell’anno?), Bianca Guaccero, Luca Ward, la sempre sorridente Anna Galiena e altri. Capri piace alla gente che non piace ai Rossella, ai Rizzoli, ai Barzini (quanto meno non la frequentano), per questo si snoda come una favola priva di ogni capacità favolistica, come una storia cui nessuno crede, nemmeno i protagonisti, persino come un «lato oscuro» privo di oscurità. Come cambiano i tempi e com’è facile cedere alla demagogia! La Regione Campania ha contribuito con svariati euro alla realizzazione di questa «operazione di marketing territoriale »: con tutti i guai che la Regione sta attraversando, i soldi non potevano essere utilizzati per interventi più utili?

Aldo Grasso
02 aprile 2008

Allora, è vero che è facile (s)cadere nella demagogia, ma come dargli torto?

martedì 1 aprile 2008

Meno male che Silvio c'è....

Da Wikipedia: L'ucronìa (anche detta storia alternativa, allostoria o fantastoria) è una forma di narrativa che tratta di un mondo la cui storia si è differenziata dalla storia comunemente conosciuta, sostituendo a degli eventi storicamente avvenuti degli eventi ipoteticamente possibili.

Allora torniamo indietro di un giorno...

Corriere della sera del 31 marzo 2008
Milano battuta da Smirne nell'assegnazione dell'EXPO 2015

Parigi- Non c'è stato il bis dopo l'edizione del lontano 1906, L'EXPO 2015 è stato assegnato alla città turca di Smirne con 87 voti a favore, contro i 67 andati a Milano. La prima votazione non era stata valida: numerosi delegati hanno avuto difficoltà con la pulsantiera. Alla seconda votazione hanno risposto all’appello 151 delegati sui 154 paesi votanti: 33 europei, 31 americani e caraibici, 40 africani, quattro dell'Oceania e 46 asiatici.

L'amarezza della Moratti-"Sono fortemente amareggiata per la decisone presa di assegnare l'EXPO 2015 a Smirne. Abbiamo lavorato tanto per raggiungere un obiettivo in cui non credevano in molti. Lavorando spesso anche contro alcuni esponenti di un governo che non vedeva bene la candidatura di Milano".
Queste le prime parole del sindaco Moratti dopo la votazione, che si è allontanata in gran fretta dalla sala in cui si è tenuta la votazione tra uno sventolìo di bandiere turche. Gelata anche il resto della nutrita delegazione italiana a Parigi, con il ministro degli esteri Massimo D'Alema che commentava "Un grave smacco a tutta l'Italia e che non meritavamo". Lapidaria Emma Bonino, ministro per il commercio internazionale "ci sono stati fenomeni non limpidissimi, forse sarebbe meglio rivedere il meccanismo di voto introducendo il voto palese".

Polemica tra Berlusconi e Prodi- Inevitabile la polemica tra i vari schieramenti politici. Berlusconi accusa il governo dimissionario di non aver fatto abbastanza per promuovere la candidatura di Milano. "D'altronde" aggiunge il cavaliere "da un po' di tempo l'Italia non ha una buona immagine all'estero, basti pensare alle immagini che hanno fatto il giro del mondo dell'emergenza rifiuti di Napoli, governata da anni dalla sinistra. Toccherà a noi del popolo delle libertà, una volta al governo, ridare all'Italia l'immagine e il ruolo che le compete".
Il presidente del consiglio uscente, Romano Prodi, non ha voluto commentare il voto ma ha replicato a Berlusconi, etichettando le sue affermazioni come "mera demagogia".

La telefonata di Napolitano- Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano ha prontamente telefonato, appena saputo l'esito della votazione, al sindaco Moratti, dicendosi dispiaciuto per l'esito negativo, in quanto il quirinale credeva fortemente in questa candidatura.
Sta di fatto che ha vinto la voglia di dare "un'opportunità importante non solo per la Turchia, ma per tutta la regione eurasiatica", aveva detto il presidente turco, Abdullah Gul, piuttosto che "una testimonianza e un modo di intendere un progetto per il mondo e non per Milano e l’Italia" secondo il sindaco di Milano Moratti.

Ma tutto questo non è successo, anzi...Meno male che Silvio c'è!